Può arrivare subito, al primo chilometro, oppure alla fine. Quell’istante in cui un viaggio di centinaia di persone diventa tuo e soltanto tuo: il momento in cui sei attraversato da una specie di luce interiore, e capisci che sì, hai fatto bene a partire perché era quello il momento che dovevi attraversare. Non le Alpi, non la fatica, non la ghiaia o il percorso: quel momento non lo ritroverai mai sulla traccia gps, ma sarà tuo e soltanto tuo.

Dopo otto edizioni di Rando Imperator abbiamo capito che l’istante in cui si accende quella luce è inevitabile quanto imperscrutabile: non sappiamo mai dove, ma accade, sempre, ed è sempre diverso da ogni edizione e unico per tutte e tutti noi che affrontiamo il viaggio dalla Baviera all’Emilia. Quello in cui ti arrendi e dici che sì, ne valeva la pena. Di alzarsi alle tre del mattino, delle rinunce, dei weekend fuori e lontano per allenarsi, delle mille ore di pullman o treno per arrivare a Monaco, dell’acqua che si infila in ogni parte del tuo corpo, dei dolori alle ginocchia, della fame, del polline, delle buche sull’asfalto e ogni possibile inconveniente ti possa capitare in 600 km di ciclovia. Potrà essere il silenzio nel bosco, un abbraccio all’arrivo, un gesto d’aiuto, il cielo sopra la tua testa china su un tornante, la battuta di un amico, un pensiero che non ti era mai venuto in mente prima e invece arriva solo dopo tutta quella strada. Sarai comunque tu a capire che pure stavolta, ne valeva la pena: basta mettersi in strada, starsene in giro, e lavarsi lo sporco dalla faccia. Il resto accadrà.

Rimani sulla tua strada. Anche se il vento ai lati nella val d’Adige prova a spingerti giù dalla bici, il fango della ciclabile lungo il fiume scava nei cerchioni delle ruote, il freddo della notte scendendo nella val Venosta toglie sensibilità alle tue dita, tu rimani sulla tua strada. Non ci fai nemmeno troppo caso, passi una mano sulla tua faccia per lavarti via lo sporco e il sonno, la fame e il dolore alla schiena che pulsa, impercettibile, senza mollarti più un secondo. Eri così quando eri partito? Ma poi ci si ricorda della partenza, sembra passata una vita, invece è soltanto un’ora, una mattina, una giornata. Il tempo ti lancia in avanti fino a quando ti ridesti per un attimo: hai sentito una voce dietro quel tornante sul Reschenpass, hai incrociato una sagoma nella piazzetta deserta di Garmisch, hai sentito un abbraccio a Waltherplatz. Un urlo di incitamento, uno striscione srotolato apposta per te, una sorpresa all’arrivo: è lì che torni in te stesso, da “randonneur” torni a essere una “persona”. Sono venuti apposta per ricordarti perché ne vale la pena, andarsene in giro. Ad accendere la luce su quel momento in cui ok, ti è tutto chiaro: tutta quella strada per vivere quella sensazione lì, di essere riconosciuti, incitati, abbracciati da chi ti vuole bene. Non sai quando, ma prima o poi, alla Rando Imperator, la luce si accende sempre.

Quando dopo aver sbagliato per l’ennesima volta strada ed essere finiti chissà quanto fuori traccia, allora non ci hai più visto e l’hai mandato a quel paese. Vi siete messi a discutere nel triangolo delle Bermuda che diventa quello spazio cosmico indefinito tra Mantova e Ferrara, più o meno lungo il Po, alle nove di domenica sera dopo 600 km mandati giù tutti d’un fiato. Quando poi siete rimasti in silenzio per un tempo eterno, cercando di capire dove aveste sbagliato strada, quando proprio con il silenzio di chi pedala lontano siete riusciti a ricucire lo strappo. Hai smesso di stare a ruota tu e sei andato davanti, gli hai messo una mano sulla schiena mentre lo stavi superando per andare a tirare tu, hai solo detto: «dai va là». Che vuol dire tutto e niente, ma per te, per voi due, in quel momento lì, si è accesa la luce: ecco il senso di starsene così tanto tempo in giro in bici. Il senso di esserci, alla Rando Imperator: fare pace dopo un temporale. Poi esce il sole, anche se ormai è mezzanotte e la città è vicina. Miracoli metropolitani per cui valeva la pena esserci.

🇪🇺 🇪🇺 Rando Imperator 2023 🇪🇺 🇪🇺
6-7 maggio
8a edizione
Monaco – Bolzano – Ferrara
In bici dalla Germania all’Italia in 2 giorni

Insieme a: PH Apparel