Ci sono tre modi per vivere la randonnée europea: tre brevetti diversi ma tutti con la propria storia. Il primo è per chi vuole vivere tutto, in soli due giorni: Monaco-Ferrara, brevetto da 600 km che unisce la Baviera all’Emilia. Si parte prima dell’alba a Monaco sabato 6 maggio, ci si tuffa in un filo che abbatte i confini e unisce Germania, Austria, Svizzera e Italia, fino all’arrivo domenica 7 maggio di fronte al Castello Estense a Ferrara. Ti svegli e di fronte a te hai il muro delle Alpi da scavalcare. Ti fermi a metà, a Bolzano, per dormire cinque minuti su una panchina o qualche ora nel nostro hotel convenzionato: oppure ovunque, perché i randonneur decidono loro come affrontare la strada. Poi ti tieni ancorato all’acqua che ti scorre a fianco: l’Adige, il Mincio, il Po che sembra non finire mai. Sembrano 650 km eterni, e invece finiscono subito: e soprattutto, non potrai prevedere tutto quello che potrà succedere. È la bici, è tutto qui.

Il secondo è svegliarsi con un muro in faccia e volerlo solo attraversare. Un giorno di montagna pura, che inizia nella notte e finisce nella notte, e la luce dovrai portarla tu: da Monaco a Bolzano, il brevetto della Rando Imperator da 300 km che concentra tutte le Alpi in un giorno solo. Sabato 6 maggio ti libererai dei confini mandando giù uno stato dopo l’altro: Germania, Austria, un pizzico di Svizzera, Italia. Dovrai portare tu e la tua bici a scivolare sulle colline della Baviera, fino a scorgere davanti a te le cime alpine innevate: una minaccia, una promessa, una rivelazione? Mano a mano che affronterai i passi tra Garmisch e il Tirolo e poi il Resia da Nauders fino al campanile di Curon, le Alpi ti parleranno in una lingua che potrai decifrare soltanto tu, senza aiuti. Sarà il tuo segreto che ti porterai in discesa lungo la val Venosta fino al cuore di Bolzano.

Il terzo e ultimo modo per vivere Rando Imperator è il più semplice e diretto: da Bolzano a Ferrara, lasciarsi le montagne alle spalle per andare incontro al mare. Forse il più semplice, di sicuro per tanti è stato l’inizio della propria storia dell’ultracycling: il muro dei 300 km in un giorno, da fare con una dose di coraggio che la prima volta forse è superiore a tante altre con più dislivello e chilometri. Perché è sempre il primo passo, quello che dà i brividi: e se non hai mai pedalato tutte quelle ore di fila, allora domenica 7 maggio, sotto il Duomo di Bolzano prima di partire, ti sembrerà di entrare nell’infinito. 300 km lungo l’Adige, e poi si devia toccando appena il Lago di Garda per ritornare a fianco di un fiume, il Mincio, fino a Mantova. Da lì l’argine del Po, la pianura Padana tortuosa ma sempre inesorabilmente piatta, fino all’arrivo al Castello Estense di Ferrara. Il brevetto Bolzano-Ferrara è essenziale come solo le prime volte sanno essere: per capire che sì, anche tu puoi veramente arrivare ovunque con la tua bici.

🇪🇺🇪🇺 Rando Imperator 2023 🇪🇺🇪🇺
6-7 maggio
8a edizione
Monaco – Bolzano – Ferrara
In bici dalla Germania all’Italia in 2 giorni