Da qualche parte nel parco del Cormor, la mezzanotte è passata da poco, lungo la provinciale ci sono due ragazzi, indossano una pettorina gialla, una fotocamera al collo e hanno uno sguardo di sconfinata mite curiosità. Quando li si chiede perché siano lungo una provinciale, sabato notte, nel buio definitivo, loro ti dicono «per vedere passare quelli della Bike Night». Ecco, non saranno le folle oceaniche delle corse pro, ma quando fate una Bike Night pensateci, a cosa siete in grado di smuovere. A chi, soprattutto. Quei due ragazzi, lui e lei, hanno sentito di voi ciclisti della notte e si sono fermati in un punto della provinciale trascorrendo con voi quanto… un secondo forse? Per dirvi semplicemente «palo!», o «dritto» oppure «sinistra». Cose semplici e banali, ma che scaldano il cuore e ci indicano sempre la strada, meglio ancora di frecce e luci stroboscopiche: seguire il lume della curiosità, uscire, andare, vedere coi proprio occhi. Anche quando è notte e non si vede nulla: soprattutto in quel momento c’è bisogno di tenerli bene aperti, lungo la Bike Night Udine – Alpe Adria.
E di stringere forte il manubrio, lungo l’ippovia del Cormor, quando si sorseggia tè allo zenzero o birra a Vendoglio, quando ci si stordisce di odore di burro che esce dal forno a Venzone, quando un mestolo con qualcosa di caldo ti sembra la persona più amica del mondo, a Chiusaforte. Quando dietro il bancone ti servono un cappuccino che sembra il primo cappuccino del mondo. Quei due ragazzini lungo la provinciale ce li avete portati voi, che avete pedalato, per il terzo anno, da Udine a Ugovizza, da piazza Libertà sull’Alpe Adria, da dentro una città fino quasi al confine, sui monti in Valcanale. Sono stati 100km di Friuli, di ripensamenti, di sassi da evitare, di asfalto da solcare, di salite invisibili eppure erano lì, con te, di ponti sospesi in mezzo alle montagne, di stupore, sudore, amore. Grazie, a chi pedalava e chi no, ma comunque seguiva la passione che non dorme mai. Torneremo la prossima estate, Friuli.
Grazie a Bruno e la sua pazienza buddhista, a Mole per dare sempre una mano, a Giona per le foto agli arrivi, a Michela e Giulia per tenere sempre tutto sotto controllo, a Nicola per sapere sempre cosa fare, a Enrico e Luca per chiudere e aprire il gruppo, a Francesco per essere sempre illuminante (stavolta i nomi dello staff li vogliamo citare tutti)
Grazie a Sara Meliti per le foto.
Grazie a Fabio e gli Arieti per esserci stati ancora.
Grazie ad Andrea Trapani per il supporto anche da lontano.
Grazie a Piero Legovini e tutto lo store Sportler Udine.
Poi: grazie a Giuliana, Hotel Suite Inn, a Mamm, al Cus Udine, a Coccinelle Bike Tours, e a tutti i partner friuliani che rendono possibile questa tappa.
Grazie a Maria e Vincenzo della Pasticceria d’Altri Tempi a Venzone. Grazie agli amici della Coop. La Chiusa della Stazione di Chiusaforte. Grazie a Paola e tutte le ragazze della Vecchia Stazione di Ugovizza.
Grazie al Comune di Udine.
Grazie a Fiab Udine.
Grazie a Micotra per aver messo a disposizione la carrozza speciale.
Grazie a chi ci segue durante tutto il tour Bike Night 2018: Spiaggia Romea, Bike Inside, Cinelli, Sportler, Miss Grape, Oxeego, Ediciclo.