I sopralluoghi servono per controllare lo stato della ciclovia, aggiornare la traccia del percorso (che arriverà a tutti gli iscritti come sempre durante la settimana antecedente la Rando) e integrare le centinaia di frecce adesive disposte sui pali della ciclabile tra Monaco, Bolzano e Ferrara. Poi però, quando sei fisicamente là, sul percorso di qua e di là dalle Alpi, ti accorgi che servono a ricordarsi perché si è scelto di passare proprio di lì, oppure di là. Ti accorgi che i luoghi, anche dopo anni, continuano a parlarti: e lo fanno sempre, non solo il giorno dell’evento. Lo fanno anche quando la salita del Fernpass è impraticabile per la neve che non se ne va, o i boschi lungo l’Isar a sud di Monaco sono ancora addormentati. Ti parla il campanile di Curon, che si guarda attorno perplesso per un lago in secca, ti parla il rappresentante austriaco di vini poco fuori Imst che annuisce quando gli parliamo della #RandoImperator («certo che la conosco, vi vedo passare su questi prati ogni anno»), ti parla il fango della foresta verso Wolfratshausen che non ha nessuna intenzione di andarsene da lì.
I sopralluoghi servono per riallacciare discorsi: l’Adige ancora torrente scendendo dal Resia che trascina la primavera verso valle, lo Zugspitze implacabile ancora circondato di neve, i tornanti verso Nauders dispari, come i tempi della batteria di una canzone jazz per uno spartito ancora tutto da scrivere. Ti parlano i confini, quella linea arancione disegnata al Passo Resia tra Austria e Italia da attraversare sempre e comunque, i meleti e i vigneti del Sudtirol e del Trentino, ti parlano e ti chiedono quando arriva maggio? Noi siamo già là.
Iscriviti online: partecipa alla randonné europea.
🇪🇺 🇪🇺 Rando Imperator 2023 🇪🇺 🇪🇺
6-7 maggio
8a edizione
Monaco – Bolzano – Ferrara
In bici dalla Germania all’Italia in 2 giorni