Sei nato in Pakistan, ma vivi in Europa, sei in smart working dalla Svezia e appena puoi pedali, fermandoti per lavorare. Sei padre e figlio che si conoscono da una vita, ma così tanti chilometri insieme non li hanno mai fatti. Sei arrivata al Castello quando il cielo è già buio, ma ci sono i tuoi figli ad aspettarti con uno striscione che dice “brava mamma”. Sei brasiliano, ma parli italiano, vivi in Germania. Sei partita sicura che l’avresti fatta, ma non l’hai detto a nessuno e ti sei tenuta dentro questa luce per tutto il viaggio da Monaco a Ferrara, anzi: per tutti i mesi che sono passati da quando avresti deciso che sulla strada, a pedalare, ci saresti stata anche tu. Sei in attesa di un amico e te ne fai un altro aiutando uno sconosciuto nel panico, che da quel momento non ti dimenticherà mai. Sei tu e il tuo amico, in due su un tandem, e dove non vede l’uno ci vede l’altro, tanto che diventate indistinguibili, diventate una squadra, una persona sola: un’unione di anime con il culo che grida aiuto e il cuore che pompa divertito e sfiancato per due giorni di qua e di là dalle Alpi.

E poi sei tu, che metti la bandiera del tuo paese, con i colori del grano e del cielo, e pedali anche per tenere insieme il cuore in pezzi, finalmente senza confini come solo in bici si può essere. Sei tu che ti specchi negli occhi di tua figlia all’arrivo, per la prima volta ad aspettarti a Ferrara, e ti sciogli. Sei il fango che ricopre ogni parte del tuo corpo sul Fernpass, sei la pioggia che non finirà mai, e invece finisce, sei il sole che accoglie tutti, sei la musica a palla sparata sull’ultima salita, sei le barrette mangiate e i consigli improbabili, sei la sua pazienza, la sua spalla su cui appoggiarsi sfiniti, sei un piccolo omino Lego vestito come te.

Sei il «mai più» che pronunci mentendo, sei il silenzio tra i boschi della Baviera, sei il vento in discesa, sei tutte le lingue del mondo e nessuna: perché dopo così tanta strada, non riusciamo più a riconoscervi, e ci sembrate un’unica costellazione di trecento persone che ogni anno almeno per due giorni vogliono andare a vedere se anche stavolta, o per la prima volta, ce la faranno. La risposta la sapete già.

Grazie a tutte e tutti: chi ha pedalato arrivando da ogni parte del mondo per la randonnée europea. Chi ci ha aiutato, sostenuto e ha reso possibile la sesta edizione della Rando Imperator, senza dormire, sempre con il sorriso: Augusto, Claudio, Emma, Elisa, Flavio, Francesco, Giacomo, Linda, Luca A, Luca B, Michela e Michele.

Grazie a tutti i ristori: Bar Daniel, Bicigrill Ruotalibera, Avis Mantova, Nautica Sermide.
Grazie a Lost Road per la birra edizione #RandoImperator

Grazie al nostro partner principale: Push Hard.

 

 

🇪🇺🇪🇺 Rando Imperator 2022 🇪🇺🇪🇺
6a edizione
7-8 maggio 2022
Monaco – Bolzano – Ferrara
Iscritti: 300

Insieme a: Push Hard