«La cosa bella è che prima ti ritrovi da una parte delle Alpi, e poi dall’altra. E ci sei andato in bici»: ci vuole tempo per raccontare un viaggio di 600km, quindi ora prendetevi cinque minuti per rivedere che cosa è stata la Rando Imperator 2017. Due giorni dalla Germania all’Italia, per superare confine dopo confine da solo, eppure insieme: alla tua bici che conosci da appena nove giorni o da una vita, alla tua bici che si richiude in valigia o pesante 25kg con carretto al seguito.

Da solo eppure insieme ai tuoi amici, che conosci da un secondo o da sempre. Da solo eppure insieme a fumar sigarette o bere birra, a sciogliere i sali minerali o farsi un giro di lambrusco, a riconoscere il vento di maestrale, a fissare il vuoto o biascicare per il freddo, a chiamare casa o a imprecare, a sorridere con gli occhi umidi come le nuvole, pieni di vento e che si mangiano la luce, e che il sole, all’arrivo, lo lasciano finalmente passare.


Grazie a voi randonneur per insegnarci ogni anno cosa vuole dire andare per il mondo in bici.
Grazie al nostro memorabile staff: Linda, Mara, Chiara, Andrea, e Beppe e Marco.
Grazie a Giacomo Brini, nostro fotografo già ribattezzato ‘uomo ovunque’.
Grazie a chi ci ha sostenuto: Azienda di Soggiorno di Bolzano, NeverAlone App, BAC. E a chi ci ha aiutato: ad Avis Provinciale Mantova e ADFC München.

La Rando Imperator torna il prossimo anno: nel mentre, non smettiamo mai di andare in bici. Alla fine, cosa ci sarà mai da celebrare? Pedalare è la cosa più naturale del mondo.