Quando l’inverno inizia a stancarsi di fare l’inverno, iniziamo ad allenarci in bici togliendo strati di vestiti, alleggerendoci, lasciando dove dovrebbero sempre stare pensieri, ansie, fastidi. Più l’inverno si stanca e più invece noi ci sentiamo pieni di energia, iniziamo a programmare, scorriamo calendari, leggiamo forum, ci passiamo link di video bellissimi di giri in bici bellissimi e lunghissimi e patinatissimi. Sta tornando quella parte dell’anno in cui non smettiamo più di scendere dalla sella e arriviamo a sera con le caviglie sporche di fango o la polvere sulla fronte. Era anche ora.

A maggio succedono tante cose, compresa la terza edizione della Rando Imperator. La nostra randonnée ci piace (forse un po’ troppo pomposamente, ma del resto ci piace giocare, anche) definirla “europea”, perché parte dalla Germania e arriva in Italia, perché taglia tutto il Tirolo, da nord a sud, e quindi c’è pure tanta Austria e un pizzico di Svizzera. Una randonné lineare, con tre diversi percorsi, quello lungo da Monaco a Ferrara e i due corti (diciamo così) da 300km l’uno che partono e arrivano a Bolzano. Quest’anno la presenza straniera è in leggero aumento, e ne siamo contenti: il percorso è europeo, ora ci piacerebbe davvero ogni anno far attraversare i confini a randonnée europei riuniti apposta per questo. Perché siamo prima di tutto europei, e mentre guardiamo i meravigliosi video su YouTube di eventi come la Transcontinental o la North Cape 4000 e ci brillano gli occhi, non ci rendiamo conto che quegli eventi uniscono territori diversi, sotto un unico cielo europeo.

C’è un punto, della Rando Imperator, in cui i due percorsi si uniscono. Per alcuni è la fine della fatica, la notte che mette a dormire gambe e sogni, per altri è l’alba, l’inizio di un’avventura. Per molti, poi, Bolzano è lo snodo tra Germania e Italia, il trapasso tra le salite e le discese, la piazza in cui ci si ferma, giusto un attimo, per stringere mani, mangiare, riscaldarsi, mescolarsi di nuovo e ripartire. Bolzano è a metà della randonnée, e in piazza Walther, sede del gazebo di Witoor, si incrociano tutte le storie della Rando Imperator. Nella conca dell’Adige confluiscono ciclisti da tutta Europa, e simbolicamente il capoluogo del Sud Tirol rappresenta proprio la fusione di tutte le anime diverse dei territori attraversati.

Non è solo una questione linguistica, o geografica o storica: è la dinamica della Rando Imperator, che si frantuma lungo la Baviera e le salite del Fernpass prima e verso Nauders poi, disperdendo tutti i partecipanti, che porta poi a riunirli tutti nell’interscambio a Bolzano. La città è sensibilissima alla mobilità ciclistica, forse la si può definire davvero la città delle biciclette perché a Bolzano ci sono ok le bici, ma pure i ciclisti che la usano e le strade ad uso esclusivo della mobilità a due ruote. Per questo ogni anno Bolzano è centrale per la Rando Imperator, e anche quest’anno l’Azienda di Soggiorno e Turismo di Bolzano ci sostiene in questa avventura.

Insomma, venendo alle cose pratiche: sappiamo che i randonneur sono autosufficienti, per natura, ma esistono tanti modi di essere ciclisti e quindi, se avete bisogno di una sistemazione per la notte a Bolzano, scoprite le nostre convenzioni, all’interno dei tre percorsi, Monaco-Ferrara, Bolzano-Ferrara o Monaco-Bolzano. Un pensiero in meno, un pensiero libero in più per godervi la vostra avventura. E ritrovarci tutti, tra il tramonto e l’alba, in piazza Walther, bici alla mano, e nelle gambe ancora tanta voglia di pedalare.