Le Bike Night? Belle, ma «troppo lunghe», e poi andare in bici di notte, «figurati se ce la faccio». Invece, ce l’hanno già fatta centinaia di persone, nelle scorse edizioni: molti semplicemente spinti dalla passione e dalla curiosità, magari senza un’adeguata preparazione, ma con tanta voglia di vivere un’esperienza in bici diversa da tutte le altre.

Ma se proprio non volete arrivare impreparati alle pedalate notturne dell’estate in giro per l’Italia, ecco qualche suggerimento: come allenarsi, che bici usare, come vestirsi, come affrontare 100km al buio… La prima regola, però, è sempre quella: godetevela.

Vincere la pigrizia. Il motto delle Bike Night dice: “La passione non dorme mai“. Ecco, bisogna mettere una sveglia alle nostre passioni, tenerle sveglie, alimentarle. Soprattutto all’inizio, per fare il primo gradino.
Non farcela da soli: cerchiamo di coinvolgere amici, famiglia, chiunque. Perché allenarsi sarà meno noioso e farla poi in compagnia sarà un’esperienza ancora più memorabile.
Dice: «è troppo lunga, io non ce la posso fare». Non è tecnicamente vero: di solito ce la fanno davvero tutti. Bisogna solo abituarsi alla durata temporale e chilometrica: almeno un mese prima, cercate di fare (almeno) 50km a settimana, per abituarvi a stare in sella per un tempo prolungato. Quindi nel fine settimana prendete la bici e fatevi un giro di almeno due ore. Prima incominciate a farlo e meglio è, ovviamente, ma a partire da un mese prima della Bike Night che avete scelto è un buon compromesso.
Bere! Bisogna ricordarsi di bere mentre si pedala, anche se non ci sembra di avere sete, il nostro corpo ha bisogno d’acqua. Bevete a intervalli regolari.
La bici va accudita: prima di partire meglio controllare che sia tutto in ordine, da un meccanico di fiducia. Pressione gomme, lo stato della catena, i freni.
A proposito: che bici usare? Dipende da quale Bike Night avete intenzione di fare, ma prima di tutto dovete usare una bici su cui vi sentite sicuri: la Bike Night è già lunga di per sé, si svolge pure di notte, limitiamo insomma le sperimentazioni che vi potrebbero distrarre dalla gioia dell’evento. Quindi una bici nuova mai usata prima, ecco, magari no. Occorre sia revisionata, su cui vi sentiate comodi, con una pedalata agile (ma non troppo, anche se qualcuno l’ha fatta in graziella). Su alcune delle Bike Night ci sono delle salite (Bolzano, Verona, Udine), quindi una bici col cambio è essenziale. E in altre ci sono brevi tratti di sterrato: quindi copertoni più solidi (25″).
Procuriamoci luci frontali e posteriori (occhio alla batteria, dopo tante ore potrebbero scaricarsi): fa davvero buio, di notte fuori dalle città, serve una robusta luminosità, soprattutto davanti. E ricordatevi anche di indossare materiale catarifrangente e fluo, vi si vede di più e la sicurezza ringrazia.
Come ci dobbiamo vestire? Come vi pare, essenzialmente. Ma ricordatevi che anche se siamo d’estate, di notte potrebbe fare freddo, quindi vestirsi a strati, portandosi dietro abbigliamento più pesante, ma che non ostacoli la pedalata, quindi al caldo, ma sempre in agilità. Il casco se ce l’avete è meglio.
Starete svegli tutta la notte, e va bene l’adrenalina, il viaggio, lo stare insieme, ma ecco, all’alba potrebbe venirvi un po’ sonno, e magari non siete ancora arrivati. Se ce la fate logisticamente, una pennicchella al sabato dopo pranzo ci starebbe proprio bene.
Ricordatevi le priorità: non è una gara, non dovete dimostrare niente, non importa in quanto tempo la farete, non è un concorso di esibizione. È una vostra scelta, di fare una cosa che magari non avete fatto o magari avete già fatto e vi è piaciuta tanto: insomma, godetevela in modo naturale, responsabile e disteso. Siete voi con la vostra energia che accendete la notte.
Beh sì, poi bisogna anche iscriversi (e farlo in anticipo, invece che il giorno dell’evento, è consigliabile).

Iscrizioni: www.bikenight.it
Video: Lele Marcojanni

Bonus track: le immagini del giorno delle riprese del video ‘tutorial’, scattate da Andrea Bighi.